Il 5 ottobre del 1986 il Sunday Times pubblica un'intervista a Mordechai Vanunu, il tecnico nucleare israelino che svela i piani nucleari segreti di Israele nella centrale di Dimona – cittadina fondata negli anni cinquanta con la spinta di Ben Gurion – situata nel deserto del Negev.
Il Negev Nuclear Research Center viene costruito nel 1958 con l'aiuto della Francia. Beh, la centrale era stata fatta per alimentare un impianto di desalinizzazione, insomma, c'e' tutta la storia che dice che gli ebrei faranno fiorire il deserto. Comunque il reattore e' pronto nella prima meta' degli anni sessanta e negli anni ottanta, quando Vanunu (che lavora a Dimona dal 1976 al 1985) decide di parlare, c'erano ormai stati parecchi progressi.
La storia di Vanunu e' diventata una spy story: una donna agente del Mossad lo porta da Londra a Roma (si parla di love story) dove viene rapito dai sevizi segreti israeliani, processato e condannato a diciotto anni di reclusione per spionaggio e tradimento dello Stato (ah, siamo sotto il governo Peres).
In realtà Vanunu non ha mai rivelato segreti nucleari a potenze straniere, ma ha reso pubblico un progetto illegale e clandestino.
Alla fine si fa i diciotto anni di reclusione, due dei quali confinato in una cella illuminata 24 ore su 24, poi undici in assoluto isolamento: ogni richiesta avanzata per una scarcerazione anticipata è stata per anni respinta. Vanunu esce dal carcere di Ashkelon il 21 aprile 2004, ma continua a vivere in un regime di restrizioni. Nel novembre 2004 viene arrestato di nuovo per qualche giorno. Mi ricordo che ero a Tel Aviv e nulla si fece per lui se non la solita sparuta presenza di pacifisti nell'indifferenza generale. In una delle rare interviste Vanunu alla domanda sul perche' sia cosi' difficile sentire voci di dissenso in Israele ha chiosato dicendo che Israele e' una superpotenza soprattutto dal punto di vista psicologico. Alla fine le resrizioni a cui e' sottoposto sono state prolungate quest'aprile di un altro anno, la motivazione e' che possa rilasciare informazioni.
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Tutti fanno finta di scoprire l’acqua calda… non dirmi che pretendi reazioni più serie! E da parte di chi? Dai politici che non ci guadagnerebbero a parlare o dai plebei che si tengono informati, quando capita, ascoltando quello che gli si dice, senza farsi troppe domande?
Se certe cose si fanno, è perchè evidentemente possono farle, e non c’è da meravigliarsi.
Non c’è da meravigliarsi se scopri che israele ha l’atomica e non rispetta il trattato di non belligeranza.
E non è il caso di pensare che l’Iran il trattato di non belligeranza lo firmerebbe pure… ma li disegnano così!
Io non ci credo più alle reazioni serie… il torpore è mediatico è c’è poco da fare.