Correa e il multitasking

Una giornata come tante. Cielo bianco e basso. Pessimo inizio.
Vediamo un po’ cosa succede in Ecuador. Succede che c’è stato il golpe e il contragolpe. Apriamo i giornali latini e guardiamo un po’ cosa succede da quella parte del mondo. Sinceramente mi appassiona molto di piu’ il presidente Correa che Belpietro.
Oltre alla riunione urgente in Argentina – visto che è alla presidenza di turno dell’Unasur – dei vari presidenti latinosamericani, leggo il twitter di Chavez, che prima di partire per il cono sur, avvisa che ha parlato con Correa di persona “Acabo de hablar con el Compañero Presidente Rafael Correa. Puro Coraje, pura dignidad!!”. Il doppio punto esclamativo è suo 🙂
Succede che si sono rivoltati circa 1000 poliziotti, su un totale di 42.000. Succede che sobillati dall’opposizione dell’ex presidente e colonnello Lucio Guitierrez (sono ipotesi), le forze dell’ordine si siano rivoltate a causa della Ley del Servicio Público promossa da Correa sul taglio di alcuni benefici economici agli appartenenti alle forze di polizia. In ogni modo: contragolpe.

Io, mentre leggevo facevo altro e mi sono imbattuta in un elegio del multitasking e sulla necessità di riuscire ad individuare le persone che hanno questa attitudie. Gli psicologi non hanno proprio nulla da fare (è un’ipotesi). Per fortuna hanno inventato un nuovo strumento, il Multitasking Preference Inventory, utile proprio per identificare l’inclinazione, definiamola così. La ricerca in Italia è ai minimi storici, ma quella americana alle volte lascia perplessi: si invasano per l’indice multitasking da ricercare nei lavoratori per selezionare quelli che riescono a lavorare su piu’ fronti contemeporaneamente. Fra l’altro si lamentano anche dell’elevato turnover che subiscono le posizioni di lavoro nelle quali è richiesto il multitasking. Chissà come mai? La guru della ricerca dice che i neuroscienziati sostengono (probabilmente erroneamente, continua ad essere un’ipotesi) che il cervello umano non sia in grado di fare due cose contemporaneamente. In realtà, lei sostiene che quando facciamo più cose insieme non facciamo altro che passare rapidamente da una cosa all’altra e viceversa, un po’ come un computer che fa avanti e indietro tra programmi diversi. Quindi il nostro cervello può essere allenato a passare da un compito all’altro più velocemente. Io mi sono visualizata le varie finestre che apro sullo schermo. Quindi lei vorrebe trovare con l’indice multitasking dei lavoratori che passano velocemente da una finestra all’altra, proprio come un computer.
“Vieni a cena con me stasera?”.
“Chiedilo a google”.

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3 Responses to Correa e il multitasking

  1. kundo says:

    QUELLA E’ UN’EVIDENZA… !

  2. ppn says:

    “Vieni a cena con me stasera?”.
    “Chiedilo a google”.

    Applausi.
    L’ho sempre pensato che sei il cervello della coppia.

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