Imprenditori di se stessi

La voglia di lavorare diciamo che non mi sta dominando.Leggo e penso o forse potrei dire che mi distraggo cercando di mantenere esternamente quell’espresione di concentrazione. Scorro titoli sulla povertà che aumenta, sul dramma della precarietà, sulle ricette (non le nostre che precari lo siamo davvero e qualche idea pratica ce l’avremmo anche) per aiutare i giovani precari, sulla sfida del lanciarsi in una propria attività diventando imprenditori di se stessi. Tradotto diventa: visto che non ti assume nessuno allora o fai il finto impiegato con partita iva oppure apri la partita iva e ti inventi un servizio da vendere, magari “giovane e bello come te”. Mi hanno anche detto che la sinapsi nei giovani funziona meglio e per questo sono adatta a inventarmi qualcosa: “da domani mi lanci un’idea al giorno e vediamo cosa ne verrà fuori!” (è tutto vero, sig). Effettivamente la sinapsi funziona bene, ma la comunicazione tra i neuroni io non la sviluppo per l’imprenditorialità, ma per altro. Ma mi si dice che è sempre colpa mia che affronto tutto con rabbia, voglia di rivendicazione, aggressività. Sarà. Sono tre giorni che non riesco a lanciare nessuna idea la mattina (ho cercato di dire che il caldo mi atterra e che aveva ragione Montesquieu) e per spronarmi mi è stata segnalata la storia dell’autista che ha creato il suo sito e che adesso è elogiato perfino da Mr Google. E guadagna pure 5mila euro al mese. La mia trasmissione sinaptica fa cortocircuito, mentre io cerco di rimanere inespressiva.

 

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3 Responses to Imprenditori di se stessi

  1. blanca says:

    stamattina ho detto che le sinapsi mi hanno prodotto la segnalazione di rap comunistico: http://www.youtube.com/watch?v=kDQFM8202Mw

  2. retroguard1a says:

    Capisco.

  3. espanz says:

    day blanca, cos’e’ sta paranoia?
    dai blanca lanciaci le sinapsi

    lo fanno tutti
    tranne teeeeeeee

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