Paris

Tutto inizia una mattina all’alba quando la mia sorellina parte per Paris. Sono passati mesi ormai e se la spassa alla grande e ci mancherebbe pure! Del resto non e’ difficile venendo da una citta’ squallida  come Milano, che esulta per  l’expo perche’ arriveranno  milioni e milioni da spendere. Un sacco di cantieri apriranno per costruire chissache’, sicuramente poco, molto poco per  gli abitanti. Oggi c’era la sfilata di Letizia per le strade della citta’ che salutava la cittadinanza esultante per la grande vittoria… 

Questo e’ quello che si vede dal suo micro appartamento. Vive in cima alla tipica casa francese, per arrivare su ci sono delle spietate scale in legno strette strette, ma da li’ domina le prime strade di Belleville, o meglio, i primi tetti. A godersi il paesaggio c’e’ un simpatico cactus del padrone di casa che pare sopravvivere dignitosamente al clima piovoso della citta’. 

Tuttosommato Belleville e’ rimasta ancora popolare come la ricordavo, parecchi pazzi in giro che mettono sempre allegria, un sacco di negozi e locali a costi contenuti. E per fortuna visto che Paris e’ carissima. Un posto rimasto stupendo e’ la Rotisserie di rue sante marthe dove si puo’ andare a mangiare a pranzo e cena condividendo i pochissimi posti a sedere con gli altri. Nel fine settimana la gestiscono delle ragazze molto carine che riappacificano con l’ostilita’ ostentata dei parigini nei confronti degli italiani, mentre durante la settimana ci lavorano due africani. Il posto infatti finanzia vari progetti di microcredito in paesi africani. Quando sono stata li’ io i due paesi interessati erano la Somalia e il Mali.

Mangiando il loro menu’ fisso a dieci euro (tre piatti portano!) e bevendo bicchieri di vino a un euro si partecipa ai progetti in corso. Mentre ero li’ pensavo alla pubblicita’ che da noi stanno facendo di Benetton che insieme a Yousson N’Dur finanzia il microcredito in Africa con quelle orrende foto, e poi, sentir parlare di Benetton come di un benefattore mi vengono i brividi.

 

In realta’ ho fatto finta di essere una studentessa e sono entrata liberamente in vari posti. Ad esempio i musei aprono gratis agli studenti le loro sale una sera la settimana, dalle 18 alle 24. Ne ho approfittato anche perche’ gli acquazzoni erano frequenti e quindi mi rifugiavo fra quadri, sculture, installazioni. Al Centre Pompidou c’e’ una parte dedicata a chi vuole studiare o semplicemente informarsi su artisti dove ci sono varie postazioni nelle quali si possono visionare materiali d’archivio, video per ogni autore, curiosita’ varie che mi ha fatto venir voglia di studiare. Sono rimasta li’ incollata per un bel po’ con le mie cuffie, insomma una figata unica 🙂 Poi a me la struttura del posto piace un sacco e andavo su e giu’ nei tubi incrociando sculture curiose esposte nella parte all’aperto dell’ultimo piano.

 

Non volevo fare la classica visita per la citta’ anche perche’ non era la prima volta che ci andavo, ma andando in giro si capita anche nei luoghi piu’ turistici e poi a me la torre piace!

This entry was posted in viajes. Bookmark the permalink.

One Response to Paris

  1. elenoire says:

    *_*
    complimenti&complimenti per il tuo blog!
    davvero interessante..
    ciao.

    ELENOIRE

Comments are closed.