Eccoci di nuovo alla settimana della moda a Milano. La citta' sfavilla, le sfilate sberluccicano, lo sfruttamento impazza. Arrivano inviti per location d'eccezione…
Ogni mattina prendo la metropolitana e vedo la pubblicita' della mostra che celebra i 35 anni di creativita' di Vivienne Westwood.
E guarda un po' arriva un invito per l'inaugurazione della mostra a Palazzo reale. Ovviamente non a me, ma alla socia che lo accalappia al lavoro 🙂 Un bel pezzettone di cartone patinato. Ci cade pero' l'occhio sugli sponsor dell'iniziativa, oltre alla regione c'e' una societa', la quientessentially, che si presenta subito come il posto migliore dove poter trovare le soluzioni ideali per sfruttare al massimo il proprio tempo libero oggi ormai cosi' scarso…
"in una societa' in cui il tempo rappresenta sempre piu' la vera risorsa scarsa per eccellenza, esso diventa di conseguenza anche il piu' ambito dei lussi. Quintessentially e' in grado non solo di condurla nel mondo del lusso piu' sofisticato, ma anche di risolvere alcuni dei vostri piccoli problemi (dove trovare un regalo all'ultimo minuto, una brava tata, la migliore palestra in citta'…ETC ETC) aiutandola a impiegare al meglio il suo tempo libero…"
A questo punto abbiamo deciso che si meritano solo la nostra merda. Parte cosi' la preparazione dei cacca cookie 🙂 Abbiamo fatto i dolcetti che dovevano essere belli marroni e anatomici.
125g burro
250g cioccolato fondente
270g farina
270g zucchero
vaniglia e un pizzico di bicarbonato (per rendere piu' digeribile la pastiglia 🙂
impastare e dare forma al dolcetto,
conservare in frigo per 10 min
infornare a 170 gradi per 20 min
Vestite con la maglietta Serpica Naro e con l'immancabile mascherina che ci ha accompagnate all'azione contro Coveri lo scorso anno, ci presentiamo a Palazzo Reale con un'ora di ritardo sull'orario dell'invito, ma, si sa, gli ospiti d'eccezione si fanno sempre attendere. La security ci guarda, ci chiede l'invito, noi diciamo di averlo (che per una volta e' vero), ma poi, sornioni, ci dicono che "si fidano di noi ragazze". Entriamo, saliamo su per le scalinate, mentre stiamo cercando di capire dove poterci imboscare per mettere i cacca cookie sui nostri vassoietti d'oro cercando di non dare troppo nell'occhio, ecco che appare lei, Vivienne!!!
Basta, non c'e' tempo, giu' le mascherine, fuori i dolcetti, fuori la telecamera (eh, siamo organizzate 😉 e chiamiamo la star: "Vivienne we've got something for you!" Lei si gira e chiede se sono con la marijuana… mi ha colta in contropiede, lo devo ammettere, ma lei va avanti e prende il dolcetto e se lo mangia sorridente. Basta, ormai siamo sdoganate e si avventano gli altri ospiti sui dolcetti, un pazzo si mette in posa di fianco a me e mi dice di sorridere alla telecamera della tv… scene assurde, i cacca cookies hanno un successo inaspettato e travolgente… ma ecco che arriva Sgarbi: "Assessore vuole un dolcetto anche lei?". Sgarbi e' l'unico che riconosce subito il significato del dolcetto "ma sono a forma di merda!" Eh, Assessore, ci voleva un critico dell'arte come lei a riconoscere siffatte fattezze. A quel punto continua l'assalto alle merdine, una signora se ne e' ingurgitati almeno tre, tant'e' che le abbiamo proposto di portarsene via qualcuno dato che mangiar merda le piace tanto "Eh, lo vorrei tanto, ma ho la borsetta troppo piccola". Ma non abbiamo mica finito: parte la distribuzione di santini di San Precario e di pochi, lo dobbiamo ammettere, adesivi di Serpica, ma a lei, a Vivienne riusciamo a dare tutto 🙂
A breve il video che espanz sta ultimando :)))
Tnx to Citto che ci ha accompagnate :)*
Annapolis, banane, fragole
Sara’ che non ho la tv, ma quest’incontro tra israeliani e palestinesi piu’ special guests dell’ultimo momento, mi pare sia passato abbastanza nel silenzio. Del resto Olmert e’ debole, Abu Mazen e’ debole, a Bush non gliene importa nulla, perche’ pensa alle sue altre guerre, i paesi arabi stanno sul solito chi va la’ e il programma della conferenza e’ nitido come il cielo di Milano.
Sara’ che l’abitudine o l’indifferenza a questi incontri che non si rivelano mai risolutivi hanno fatto la loro parte di silenziatori, o sara’ che non ci credeva nessuno. Durante Annapolis, ma proprio mentre si svolgeva, la notizia era la sesta in ordine di importanza sul sito del Corriere della Sera. Sul cartaceo invece, oltre a lodare l’iniziativa degli americani, anzi, di Condolcezza, c’era un bell’articolone su Ahmadinejad e sul nucleare iraniano. Quello che ha attratto la mia attenzione e’ stato un brevissimo articoletto a fondo pagina che riportava alcune affermazioni di Elie Wiesel, che non e’ certo persona che ha bisogno di presentazioni – beh, sopravvissuto ai campi di concentramento, bravissimo scrittore, vincitore del Nobel per la pace…- che pero’ mi ha lasciata davvero perplessa. Insomma lui diceva che ad Annapolis non bisognava inghiandarsi sui soliti scogli, ossia Gerusalemme, i profughi, le colonie, ma parlare di altro… di altro? di banane, fragole, di ulivi no, perche’ altrimenti si tocca il punto critico dei campi palestinesi espropriati e da li’ potrebbe partire il discorso colonie!
Lo sconforto e’ salito di molto quando ho letto ancora da altre parti che il 2008 sara’ l’anno risolutivo. Ma certo, come non averci pensato prima, l’anno del sessantenario della fondazione dello stato d’Istraele sara’ proprio l’anno della svolta, un momento poco carico di tensioni. Propongo a questo punto di fissare un’altra conferenza il 14 maggio 2008.