Sasso

Ieri ero nel bunker a lavorare dalla mattina alla sera. Dentro l’involucro non passa niente se non la consapevolezza dell’estrema precarietà che uccide o fa incazzare. Almeno, a me succede così. Quindi non ho sentito le frasi di Gasparri (per il quale ho dovuto pochi anni fa preparare una ricerca quando invece che fare la schiava per un mese nel bunker, facevo ricerca per il ministero degli esteri – perchè è così che funziona in Italia). Succede che dal bunker finisco diretta alla cena di natale della sacra famiglia che vive ancora in Italia, ossia due gatti e mezzo e mio zio settantenne dice “voglio andare a Roma a spaccare tutto con gli studenti!”. Evviva la sacra famiglia quindi.

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