Passando fra le Isole Azzorre e l’Algarve

nostalgia_canaglia La bevanda. Grande indecisione. Ce ne sono state due: la birra Mini (bottiglietta di vetro corrispondente a una piccola), il the freddo o limao. Budget che ti sorride: la prima costa 80 centesimi, la seconda 1,20 euro.

Il cibo più buono: sardine, calamari, ananas. Tanta altra roba, ma alla fine adesso, proprio adesso mi mangerei una di queste pietanze.

Capriccio. Raffle originau. Ovvero le patatine senza l’aggiunta di paprika, aglio o aceto.

Motorino. Divertente, libero, il mezzo più abbordabile per spostarsi.

Wi-fi. Libero, nei bar, nei ristoranti, negli aeroporti, nei chioschi, nei posti dove dormi (ovviamente è sempre gratuito). L’Italia ha piacere di essere sempre un Paese che sta un passo indietro.

spiaggia_di_casa_azzorrepiscine_vulcaniche_azzorrePrezzi. Nessuno ti regala niente, ma paghi 2,50 euro in due per bere qualcosa seduto a un tavolino. Non ti portano noccioline, olivelle o patatine. Chissene. Pericolo: quando torni odi tutti i bar della tua città, nessuno escluso.

Persone, basta rilassarsi e condividere un tavolo o chiedere un passaggio e si conoscono. Un pilota tornato nella sua isola natale per disputare un rally e vincere dopo 18 anni di assenza, una meccanica svizzera con il cane, un bagnino che lavora nel ristorante dello zio che va ogni due settimane a Lisbona a vedere giocare il Benfica, la sua fidanzata che sorride e ti offre la sua casa nel centro del paese, un regista italiano che non ti vuole dire il suo nome, un vecchio americano che tifa Juve (arg), un giudice che lavora in un’isola in mezzo al Pacifico…

 

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